Perdonateci se siamo ammassati come pecore sulla schiena di una nave e se ci siamo persi fra gli oceani per anni e anni Non abbiamo trovato nessun commerciante disposto a darci da mangiare o anche a comprarci Siamo cittadini senza patriaricercati come uccelli sulle mappe del tempo
Con gli attori del Laboratorio Teatrale Di.verso Terra di Mezzo a cura di Teatri di Seta, realizzato all’interno del progetto Bateau Personne, finanziato dal MIBACT nella sezione MigrArti 2017.
Con la partecipazione di: Elisabetta Bevilacqua, Marina Cavaliere, Serena Lauro, Ousmane Sanou, Jules Illy
Durata: 60 minuti
Uccelli bianchi, uccelli neri è il
risultato di un lungo percorso laboratoriale di un gruppo di migranti
con quattro attrici professioniste, facenti parte dell’Associazione
Culturale Teatri di Seta. La drammaturgia originale di questo
testo è caleidoscopica perché nasce dall’intreccio di una pluralità di
fonti della tradizione orale provenienti da varie etnie. La trama
dell’Odissea omerica s’intesse con racconti e testimonianze di storie
realmente accadute, testi legati alla letteratura africana, araba e alla
tradizione dei griot, come Il saggio di Bandiagara di Amadu Hampatè Bà,
Il bambino con le mani pulite di Babakar Mbaye Ndaak e una raccolta di
poesie di Nizar Qabbani. Lo spettacolo ha la forza di una coralità
possente, i corpi in scena, vibranti in parole, accenti e movimento,
cercano una via di fuga dalla loro difficile condizione di chi ha
vissuto guerra, dolore, fame e miseria. L’urgenza che anima questo
raccontare è per restituire la voce a chi porta i segni indelebili, nel
corpo, nello sguardo e nella mente, di un grande viaggio, un’odissea
lunga quanto inenarrabile che prende forma in una forma d’espressione
dove c’è spazio per “il magico” a teatro.
Gli
allievi impegnati nello spettacolo frequentano da diversi anni i
laboratori della compagnia Teatri di Seta organizzati presso il centro
polifunzionale di Piazza Forcella. Uno spettacolo che fonde lingue,
dialetti e cadenze lontane, quelle dei singoli attori volutamente
presenti nella rappresentazione, che recitano nelle loro lingue madri.
In scena avviene, allo stesso modo, la commistione di canti, racconti,
danze che esprimono la ricchezza multiculturale della nuova comunità
urbana della città.